Il perche' del nome dell'allevamento dei Cani Pastori Appennini - Maremmano Abruzzese
Il perché del nome dell'allevamento Cani Pastori degli Appennini:
Già i Marsi erano pastori che transumavano verso la puglia ed il Tirreno, scendendo in autunno verso i pascoli al mare dove l’aria era più mite ed assicurava manti erbosi idonei da ottobre fino a primavera inoltrata ai propri armenti.
L’allevamento ovino per ovvie ragioni geografiche e climatiche era praticabile sulla dorsale appenninica; dagli Appennini Tosco Emiliani fino a sud della catena dell’Aspromonte.
In questi luoghi, ove c’erano gli ovini al pascolo, c’era anche la presenza di lupi, orsi, ladri di bestiame e briganti ed a difesa degli armenti vi era sempre la presenza indomita di questi utili cani.
Grazie ai Pastori Abruzzesi, che si spostavano con gregi e mercanzia passando per i tratturi regi di L’Aquila, Celano e Pescasseroli, per centinaia di anni è stata possibile la tradizione/usanza della transumanza e con essa la ricca economia pastorale che ne conseguiva.
Già i Marsi erano pastori che transumavano verso la puglia ed il Tirreno, scendendo in autunno verso i pascoli al mare dove l’aria era più mite ed assicurava manti erbosi idonei da ottobre fino a primavera inoltrata ai propri armenti.
L’allevamento ovino per ovvie ragioni geografiche e climatiche era praticabile sulla dorsale appenninica; dagli Appennini Tosco Emiliani fino a sud della catena dell’Aspromonte.
In questi luoghi, ove c’erano gli ovini al pascolo, c’era anche la presenza di lupi, orsi, ladri di bestiame e briganti ed a difesa degli armenti vi era sempre la presenza indomita di questi utili cani.
Grazie ai Pastori Abruzzesi, che si spostavano con gregi e mercanzia passando per i tratturi regi di L’Aquila, Celano e Pescasseroli, per centinaia di anni è stata possibile la tradizione/usanza della transumanza e con essa la ricca economia pastorale che ne conseguiva.